Viaggiare e scoprire il mondo

“Viaggiare e scoprire il mondo”, così rispondevo alle maestre che mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande. “Non è un mestiere!”, rispondevano i miei compagnetti che si immaginavano dottori, meccanici o che sognavano di seguire le orme di papà o di mamma.

Una passione indomabile, credo una delle più intense ed emozionanti che mi tiene per mano fin da quando vivevo nel pancione di mia madre, che insieme a mio padre da allora mi hanno portata in giro per le più belle città d’Italia.

A sei anni spicco il primo volo da sola, all’età di nove il secondo, e da lì in poi non mi sono più fermata, il viaggio non mi ha più abbandonata! Poi è arrivata la Scozia, esperienza decisiva che ha amplificato il mio desiderio di conoscere nuove culture, parlare diverse lingue, visitare altri Paesi, quasi come se il sentirmi soltanto italiana provocasse in me una sensazione claustrofobica, di limite e chiusura. Ma soprattutto in quell’occasione ho davvero capito che all’estero sarei sempre stata felice perché ogni volta avrei percorso una strada diversa, avrei esplorato luoghi a me sconosciuti e mi sarei avvicinata a mondi eterogenei che mi avrebbero fatto sentire viva! Io stessa sarei cambiata, ogni volta sarei diventata una persona nuova e sarei rientrata in Italia con una valigia ancora più piena.

Successivamente, lavorando come mediatrice culturale, quando la mia giornata di lavoro in ospedale terminava, mi portavo a casa giorno dopo giorno un po’ di Senegal, Kenya, Marocco, Bangladesh, India, Tunisia …. Mi portavo a casa storie drammatiche di viaggi della disperazione, racconti di una vita vissuta tra stenti e schiavitù. La forza di quella gente cancellava in un battito di ciglia la tristezza dai loro occhi, i loro cuori manifestavano una profonda gratitudine nei confronti di una vita che aveva loro salvato la vita, offrendogli una seconda opportunità. Questa esperienza ha ampliato i miei orizzonti, ha saputo farmi guardare oltre, abbattendo alcune barriere che mi intrappolavano nel pregiudizio.

Viaggiare e conoscere, una sete che non trova mai un definitivo ristoro. Una voglia che mi ha portata negli Stati Uniti, in Spagna e in Belgio, dove ho vissuto momenti irripetibili e incontrato persone straordinarie.

Non sono la classica italiana che si lamenta perché fuori “il caffè non lo sanno fare” (o quella che mette in valigia la caffettiera). Non sono nemmeno quella che si limita a coltivare amicizie fatte solo di expats italiani, che si sente morire se per un giorno non mangia un piatto di pasta, o quella che deve provare a tutti i costi nostalgia esaltando la beltà dello Stivale. Amo vivere l’estero con la sua gente, la cucina, la musica, l’arte, i suoi colori e i suoi profumi. Amo smettere i panni dell’italiana per fare mie le abitudini del luogo e sentirmi per un po’ diversa da me stessa.

Per me il viaggio è un bisogno vitale, un bisogno costante di arricchimento interiore e di cambiamento. Una continua ricerca attraverso la conoscenza e l’incontro con l’altro.

Il viaggio è vita!

3 Risposte a “Viaggiare e scoprire il mondo”

  1. E’ semplicemente meraviglioso ciò che scrivi e come scrivi. E’ come se insieme a te giriamo il mondo pure noi!

  2. Che la prossima tappa arricchisca ancora di più il tuo meraviglioso blog e ci siano più farfalle coloratissime a girarti attorno. Sei bravissima! Lo scriveremo di certo un libro!

  3. Potrebbe essere scritta da me…è esattamente quello che penso anche io!
    Perchè viaggiare o vivere in altri paesi se non sappiamo goderci la differenza in tutti i sensi? Per me non avrebbe proprio nessun senso. Bravissima!!!

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