Tra esagerazione e contraddizione

Ammettetelo! Chi, almeno una volta nella vita, non ha sentito pronunciare la fatidica frase

in America tutto è grande!

Io mi persi piacevolmente in questa grandezza: bastava alzare lo sguardo al cielo e avere la sensazione che i grattacieli lo sfiorassero …

IMG_0275L’impatto con New York fu ipnotico e ad ipnotizzarmi a Times Square  furono proprio gli enormi cartelloni pubblicitari corredati di luci psichedeliche.

IMG_7773Per non parlare poi della vasta superficie occupata dal Central Park di New York, che visto dall’osservatorio Top of the Rock del Rockfeller Center, appariva come un Eden incorniciato da una miriade di skyscrapers.

IMG_8101Si sa, gli americani amano esagerare anche nei supermercati (io ci aggiungerei un altro super), quindi mi correggo, nei loro supersupermercati. La prima volta che entrai in uno per fare una “signora spesa”, ovvero quando finalmente trovai casa e mi sistemai, praticamente fu un’impresa e non sto scherzando. Era davvero immenso, chilometri di scaffali pieni zeppi di prodotti, c’erano anche le indicazioni stradali  per orientare i clienti confusi come me! Il problema, però, non era tanto riuscire ad orientarsi nello spazio quanto, invece, nella scelta: 20 tipi differenti di latte (scremato, parzialmente scremato, intero, con calcio, senza calcio, per bambini dai 5 agli 8 anni, per adulti, per cani, flacone grande, medio, piccolo, con cannuccia, tascabile, ecc.) , 10 di pan carré (morbido, meno morbido, duro, integrale, nero, bianco, con burro, senza burro, ecc.), altri 10 di tovaglioli (quadrati, rettangolari, bianchi, colorati, trapuntati, doppio velo, pacco maxi, pacco doppio, ecc.)!!! Mamma che fatica!!! Che dire poi del reparto yogurts e bevande? Un vero e proprio arcobaleno di gusti e colori!

Bene, comprai solo lo stretto necessario: pasta, olio, pomodoro, formaggio, caffè e acqua.

Una cosa che mi colpì molto dei cittadini della City fu vederli bere continuamente … portavano sempre con sé un contenitore molto simile ad un thermos, agganciato al passante dei pantaloni. Dentro c’era sempre qualcosa di colorato: té, succhi di frutta e soprattuto bevande  gassate! Mai una goccia d’acqua!!! Ecco perchè non mi stupii quando al supermercato trovai soltanto 3-4 marchi di acqua. Ma non bottiglie … bensì bottiglioni da 5 litri! Quella prima volta ne presi due (insieme al resto della spesa) e arrivai a casa con le dita viola …

Divenuta esperta, dalla seconda volta in poi mi munìì di zaino e borsa, anche perchè i sacchetti erano di così scarsa qualità che non facevo neanche in tempo ad uscire dal supermercato che tutta la spesa si era già rovesciata al suolo! Per rimediare al danno, i cassieri mettevano uno dentro l’altro 3-4 sacchetti di plastica e vi riponevano dentro la spesa … alla faccia dello spreco e dell’inquinamento!!!

Trovavo fantastiche, poi, le “offerte intelligenti” … il classico prendi 3 e paghi 2 che lì si traduceva in

prendi 5 e paghi 2 ….

sì, ma cosa?

SPAZZOLE PER CAPELLI

cosa me ne faccio di 5 spazzole???

E poi vabbè, non sto qui a dirvelo, l’esagerazione a mio parere più grande risiede nel burro!!! E purtroppo i risultati erano evidenti: vidi tanta gente in giro e tanti bambini strafogarsi (passatemi il francesismo) nei fast-food!  Notai innumerevoli contraddizioni. Qui mi limito a citarne alcune:

in metro, ad esempio, trovavo spesso manifesti pubblicitari di fast-food esattamente accanto ad altri che sponsorizzavano trattamenti medici per curare gravi malattie alle ossa causate dall’obesità;

campagne contro il fumo da un lato e alimentazione smisurata e sregolata dall’altro;

casette interamente costruite in legno (è facile immaginare i rischi che ne conseguono) Vs campagne di sensibilizzazione contro gli incendi;

case con allarmi antincendio ma con reti elettriche create in modo rudimentale e con i fili elttrici spesso in vista;

spreco Vs povertà.

Quando si vive all’estero è possibile incontrare realtà eterogenee, multiculturali e complesse, realtà che in alcuni di noi possono far scaturire un senso di stupore, curiosità e in altri distacco o addirittura repulsione. Nella mia breve esperienza ho sempre cercato di osservare, conoscere, capire e solo alla fine comprendere o criticare.

Oggi, a distanza di un anno, penso che soprattutto l’incontro con questo modo di vivere esagerato e contraddittorio abbia reso l’esperienza davvero unica!

 

Rossella

 

 

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