La South Station: da quì tutto ebbe inizio

Cosa avrà mai questa stazione di così speciale? Vi chiederete…

Possibilmente a vederla nulla di che…sì, magari una bella struttura architettonica e poi? Beh per me fu molto di più che un semplice luogo da cui prendere autobus, metro e treni. Soprattutto durante i primi giorni del mio soggiorno americano.

IMG_0458In ostello (nel primo in cui alloggiai) i momenti di maggiore solitudine  erano la colazione e la cena…è noto a tutti quanto il cibo si gusti di più quando è consumato in compagnia…bene, il piacere della tavola, inteso come occasione di scambio e condivisione, fu il primo al quale dovetti rinunciare in America! E adesso capirete il perchè…

La prima volta che andai alla South Station per fare colazione (il mio ufficio si trovava a pochi passi da lì) mi guardai in giro alla ricerca di un posto per sedermi comodamente e gustare il mio lunghissimo caffè. Tutti i tavoli erano occupati ma paradossalmente sentivo uno strano silenzio intorno a me…la gente non parlava con il proprio vicino o compagno di colazione…ognuno viveva nel proprio mondo, un mondo fatto da se stesso e il proprio caffè, té o croissant che fosse! Pensai ingenuamente che con uno straniero si sarebbero comportati diversamente, così mi sedetti ad un tavolo occupato da una sola signora…

Come buona educazione comanda, la salutai…risposta? Silenzio. Continuava imperterrita a mescolare il suo caffè. Le dissi che ero italiana e che non vedevo l’ora di girare la città e ammirarne la bellezza. Risposta? Silenzio. Bevve in un solo sorso quel caffè, si alzò e andò via, chiaramente senza degnarmi di un saluto.

IMG_7526Pensai, vabbè sarà un caso isolato, ho incontrato una signora poco educata. E invece no, i casi furono davvero tanti ma con questo non voglio dire che gli americani siano maleducati, semplicemente in momenti come questi non vogliono essere disturbati e l’unico “essere” con cui preferiscono interagire è l’iphone o l’ipad.

A molti potrà sembrare una sciocchezza. Questa sostanziale differenza culturale mi turbò molto, specie i primi tempi. A Palermo non si è mai soli: alla fermata dell’autobus, in stazione, in metro, al mercato, in giro…persino a Mondello potrebbe capitarvi di essere invitati a pranzo sotto l’ombrellone di qualche allegra famigliola. Le migliori amicizie possono concretizzarsi al bancone di un bar, davanti un buon caffè.

La South Station mi insegnò tante cose sugli americani di Boston, un luogo vivo in cui poter osservare da vicino abitudini, manie, esagerazioni. Come, ad esempio, il rapporto con il cibo.

Ma di questo vi parlerò prossimamente!

 

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