Il mio Independence Day

Ebbene sì, ciò che tante volte avevo visto in film e telefilm, potevo viverlo di persona, a Boston. La cosa che mi emozionava di più era la possibilità concreta di prendere parte alla festa nazionale del Paese che in quel periodo mi accoglieva calorosamente in una delle sue principali città, capitale economica e culturale del New England.

Un’occasione da non perdere! In quella giornata avrei imparato tanto altro sui Bostonians, avrei colto altri aspetti culturali, altre abitudini, morivo dalla voglia di osservarli e, perchè no, di smettere i panni dell’italiana per indossare quelli di una (pseudo)americana, per un giorno. Tuttavia, per ovvie ragioni, non raggiunsi il loro livello di patriottismo.

idI festeggiamenti si svolsero all’interno del mio parco preferito di Boston, il Charles River Park, un polmone verde che costeggia una buona parte del fiume da cui prende il nome e  che attraversa la city. 

IMG_0864All’ingresso del parco fui dotata dalla polizia di un braccialetto simile a quello indossato dai neonati in ospedale, insomma … ma di cui non custodisco alcuna testimonianza visto che …… si sciolse nell’arco della giornata, data l’elevata temperatura che caratterizzò quella giornata …. ma a breve saprete anche come finì quella giornata!

Secondo step: mettermi in coda per aggiudicarmi i tanto desiderati gadget a stelle e strisce.

IMG_9292Finalmente dentro, cominciava la mia curiosa esplorazione! Non saprei quantificare la folla che abitava quel parco in quella giornata così speciale, la gente si aggrappava a tutto pur di montare la propria tenda, quella per la nonna, il capannone per l’intera famiglia, le altalene per i più piccoli, le piscine gonfiabili in miniatura (ma dentro le quali si immergevano anche grandi omoni), e poi barbecue, sedie e tavoli pieghevoli, teli da mare, stuoie, festoni, frigoriferi portatili, ghiaccio a volontà e poi cibo, sì ma proprio tanto! Wurstel grandi, medi e piccoli, panini tondi con o senza sesamo, rondelle di cipolle fritte, spiedini lunghissimi, salse, salsine, salsette, quel giorno anche il ketchup, la maionese e il burro festeggiavano! Non mancavano poi le torte super preconfezionate e piene di coloranti … sì, perchè gli americani sono grandi cultori del cibo già pronto e comodamente chiuso in scatola.

E non mancavano i colori, specie quelli della tanto amata bandiera. Lo spettacolo era esattamente questo:

IMG_9249 IMG_9256 IMG_9258 IMG_9262 IMG_9268 Se la memoria non mi tradisce, credo che quel giorno i bostoniani non abbiano smesso di mangiare neanche per un secondo …. un pò come accade nelle nostre giornate di Pasquetta 😉

Con il mio amico riuscimmo a trovare un pezzetto di prato libero per poter stendere i nostri teli sotto il sole e riservare due posti  per poter vedere lo spettacolo che avrebbe animato la serata.

IMG_9331Lo spettacolo non poteva aprirsi in un modo migliore. L’inno americano (insieme ad altri) è sempre stato uno dei miei preferiti e sentirlo suonare e cantare dal vivo dall’orchestra e dal coro ufficiale della Marina americana, accompagnato da migliaia di bostoniani (e non solo), fu un’emozione indescrivibile, che tuttora ricordo con i brividi alla pelle. La commozione della gente era reale, sentita, coinvolgente, si toccava con mano.

Lo spettacolo serale fu un alternarsi di musica, danza, ma soprattutto di “star” a me sconosciute … per le quali il pubblico americano presente strillava e si strappava i capelli … contenti loro!

Un aspetto che ho sempre apprezzato di quella realtà è la prontezza di intervento da parte di polizia, vigili del fuoco e ambulanze. Anche quella sera ebbi occasione di riconfermare la mia approvazione. Si sapeva già che in serata sarebbe sopraggiunto il diluvio universale e quando ne fu dato ufficiale avviso, tutte queste forze si unirono rapidamente, ci fecero evacuare e disporre all’interno di un sottopassaggio precedentemente chiuso al traffico. Il tutto in pochissimi minuti! Fantastico!

Speravo che quell’interminabile pioggia non rovinasse il momento che attendevo da un’intera giornata …. lo spettacolo pirotecnico. La pioggia, tuttavia, non smise di cadere, ma lo spettacolo non fu sospeso.

Ero felicissima!

Vedere i fuochi in quell’occasione significava sentirmi vicina alla persona con la quale condivido questa grande passione … eravamo sotto lo stesso cielo, le distanze si annullavano tra la magia dei colori e le note che li accompagnavano …

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