Ancora oggi, sfogliando foto e ricordi, ringrazio il mio istinto per avermi concesso di vivere un’esperienza indimenticabile in una città non proprio dietro l’angolo….la splendida Boston!
Decisi tutto in poche ore e quasi per gioco. La laurea alle porte, una serata in compagnia di un’amica, la sorpresa: leggo per caso su internet di un tirocinio da poter svolgere presso consolati e ambasciate sparse per il mondo, tempo a disposizione per compilare l’application….un’ora!!!
Cominciai a fissare dei parametri per ponderare la mia scelta ma non funzionò… avevo pochissimo tempo. Allora chiusi gli occhi e puntai il dito su una delle destinazioni: risultato, BOSTON! Un solo click, non si tornava più indietro.
Mi laureo, momento di immensa gioia e soddisfazione, rimuovo dalla mente quella famosa application. Un mese dopo, in un giorno qualunque, ci pensò la mia università a ricordarmelo inviandomi una mail e chiedendomi di dare conferma entro la giornata. Ero stata selezionata! In casa nessuno sapeva ancora di questa mia iniziativa. Così quello stesso giorno provocai il caos…un cocktail di gioia, ansia, entusiasmo, dubbio e preoccupazione invase casa mia!
La partenza? Un caos anche quella! Perchè nel frattempo dovetti recarmi a Roma per un concorso e soprattutto per ritirare il mio passaporto nuovo di zecca con visto annesso! Ero talmente presa dalla situazione che durante una di quelle giornate romane dimenticai persino di trovarmi dentro la Basilica di S.Pietro e cominciai a fare una raffica di telefonate per avvertire tutti quanti, l’indomani sarei partita! E le telefonate proseguirono lungo la scalinata che fa da scheletro al Cupolone…537 gradini! Un attentato ai miei polmoni!
Anyway, la mega valigia piena di vestiti e aspettative fu subito pronta.
Partii con un grosso nodo alla gola ma accettai la sfida.
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