Valgehobusemäe: la montagna del cavallo bianco

Munite di auto da vere viaggiatrici on the road, Kairi, Raina, Mariana ed io abbiamo intrapreso il nostro one day trip alla scoperta dei luoghi in cui è la natura a fare da padrona, nella contea di Järvamaa.

IMG_0378

Per prima cosa facciamo sosta al centro sciistico e ricreativo Valgehobuse. Ad accoglierci, una struttura davvero molto ospitale e ben attrezzata, immersa nel verde che più verde non si può e armoniosamente situata sulla collina di Kõrvemaa.

foto 7

DSCN9997

foto1

Lo staff, altrettanto gentile e disponibile, si presta a farci da guida all’interno della struttura e a mostrarci i servizi offerti ai visitatori.

FOTO6

Presso il centro Valgehobuse, in estate i visitatori possono fare escursioni, correre, andare in bicicletta o seguire percorsi orientati. I sentieri locali sono lunghi tra i tre e i cinque chilometri e sono collegati a percorsi più lunghi che portano fuori dal centro. Nelle vicinanze c’è anche un bel laghetto, un’area camping ed un parcheggio per i camper. Io e Mariana abbiamo particolarmente apprezzato l’originale ed enorme barbecue!

foto 3

Durante la stagione invernale ci si può dedicare allo sci di fondo, divertirsi con lo snowboard e prendere lezioni presso la scuola di snowboard del centro. E’ disponibile un servizio noleggio di attrezzature sportive. Su una collinetta separata, i bambini possono invece divertirsi scivolando con lo slittino.

Il piano superiore ha un ampio locale per l’organizzazione di seminari e una caffetteria per la ristorazione. Comprende inoltre una sauna, spogliatoi e locali di servizio per gli organizzatori di eventi.

IMG_0343

IMG-20160714-WA0006

Ma vediamo un po’… da dove salta fuori il nome Valgehobuse (dall’estone “valghe” = bianco, “hobuse” = cavallo e “màgi” = montagna)? Cosa nasconde la montagna del cavallo bianco?

La storia di questo nome si collega alla figura di Kalevipoeg, eroe dell’omonimo e più celebre poema epico della cultura e della letteratura estone. Un giorno Kalevipoeg stava lavorando in cima alla montagna del villaggio; mentre il suo cavallo si cibava d’erba, lui ne approfittò per fare una pausa e si addormentò. Disgrazia volle, purtroppo, che il suo bellissimo cavallo bianco fosse assalito e divorato da un branco di lupi. La leggenda racconta inoltre che sul punto in cui giaceva il cavallo bianco di Kalevipoeg, si sia formata una montagna proprio dai resti del corpo dell’animale, e quindi chiamata oggi Valgehobuse per questo motivo.

foto 2

Per saperne di più su Järvamaa e i suoi tesori naturali, visitate http://visitjarva.ee/, oppure #visitjarava.ee!

tourist information

Se volete rimanere aggiornati, iscrivetevi alla newsletter qui sotto!